Nella Diocesi di Milano il percorso di Formazione in Servizio degli Insegnanti di Religione (necessario per il mantenimento dell'idoneità) si sviluppa in piccoli gruppi territoriali che raccolgono i docenti dello stesso ordine di scuola che lavorano in Istituti della stessa città o dello stesso decanato.
L’avvio del percorso, tuttavia, prevede annualmente un incontro plenario degli insegnanti di ciascun ordine di scuola.
Questa pagina raccoglie i programmi e gli eventuali materiali degli incontri plenari di ogni anno scolastico.
(Ultimo aggiornamento: 15/07/2022)
PROGRAMMA FORMAZIONE IN SERVIZIO A.S. 2022/2023
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INFANZIA
LA RISORSA EDUCATIVA DEL GIOCO LIBERO
PER PROMUOVERE LO SVILUPPO DEI BAMBINI
Prof.sse Antonella Arioli e Anna Maria Ponzellini
Descrizione del corso
Può capitare che il gioco libero dei bambini venga confuso, nella quotidianità educativa, con una attività spontaneistica e del tutto casuale. Si tratta, invece, di un dispositivo cruciale per promuovere lo sviluppo delle dimensioni cognitive, relazionali, emotive e valoriali dell’infanzia. Questo “mette in gioco, naturalmente, l’intenzionalità pedagogica delle insegnanti: la loro capacità di allestire gli spazi/materiali e organizzare i tempi, nonché la capacità di promuovere le dinamiche “tra” e “con” i bambini in un’ottica di condivisione e apertura all’altro. Non solo, poiché lo spazio del gioco libero rappresenta anche un’occasione preziosa per osservare e comprendere il mondo interiore dei bambini: per coglierne la bellezza dei significati e la profondità dei vissuti.
Programma del corso
Il corso proposto affronta il tema da più prospettive; da un lato il contributo della psicologia dell’età evolutiva, dall’altro quella del laboratorio e dell’espressione corporea. Il laboratorio intende sperimentare con i docenti la possibilità di riconoscere e vivere con i bambini esperienze di Religione Cattolica nel gioco. Il gioco è il modo attraverso il quale i bambini attribuiscono significati al mondo che li circonda e possono sviluppare le loro conoscenze con il supporto dell’adulto. Giocando, il bambino racconta all’adulto “cosa sa” e può imparare cose nuove con un linguaggio che riconosce come proprio. Mettersi in gioco con l’insegnamento della Religione Cattolica significa partire dal bambino per scoprire chi è, quale storia porta con sé; significa rispondere agli obiettivi presenti nelle Indicazioni Nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione che individuano nell’insegnamento della Religione Cattolica un’occasione per promuovere lo sviluppo integrale della persona del bambino.
Il corso approfondirà:
- il gioco come relazione
- il gioco come esperienza di attribuzione di significato al mondo
- il gioco luogo delle domande di senso
- l’insegnante ludico
- i linguaggi del gioco nella didattica e nell’educazione
Obiettivi del corso
- Riconoscere i caratteri evolutivi dell'esperienza ludica in infanzia
- Conoscere le potenzialità del gioco libero nella scuola dell’infanzia
- Acquisire strumenti per giocare “con” e “per” i bambini
- Riscoprire il coinvolgimento emotivo del gioco e il valore educativo del divertimento
Mappatura delle competenze
- Riconoscersi educatori ludici
- Attuare percorsi didattici e pedagogici per ampliare la possibilità dell’uso del gioco in infanzia
- Imparare ad osservare durante il gioco dei bambini
Destinatari: docenti scuola dell'infanzia
Tipologia di verifica finale: Role Playing e simulazioni
Modalità di erogazione: (lezione frontale, lavori a gruppi, laboratori, e-learning, webinar, mista)
PRIMARIA
SANTI IN LABORATORIO
Prof. Claudio Bernardi
Descrizione del corso
Il corso intende presentare il metodo laboratoriale come via privilegiata per gli apprendimenti nella scuola primaria. I contenuti presentati appartengono al tema della santità. Lo specifico caso della disciplina dell’IRC consente all’esperienza laboratoriale di diventare occasione di relazione, di approfondimento e di apporti personali dei ragazzi, oltre al prodotto che caratterizza le attività di laboratorio. Il corso offrirà strumenti ed esperienze che i docenti potranno utilizzare e personalizzare secondo le esigenze che emergono dalle classi, secondo una prospettiva nuova. Il talento personale dei docenti e degli alunni sarà riscoperto attraverso l’esperienza di lavorare sul proprio onomastico. Il nome è un presagio e un compito. Il laboratorio riconosce dunque non solo il fare, ma soprattutto l’essere.
Programma del corso
ll corso approfondirà la metodologia del laboratorio nella scuola primaria. Il tema che verrà utilizzato per sperimentare le attività di laboratorio sarà quello della santità. Negli incontri si seguiranno tre sguardi specifici: L’onomastico. Si comprenderà come lavorare sull’onomastico e quindi il proprio nome, è scoprire perché siamo stati chiamati così, il significato del nome, quale sia l’identità personale, la persona in divenire nella sua originalità. I Santi come modelli di vita. Si comprenderà il valore dell’essere modello di bene per gli altri. Si offrirà la possibilità di conoscere e approfondire la vita dei santi per scoprire che la santità abita il quotidiano. La santità nella vita della comunità. Si delineeranno i tratti di come la santità abbia influenzato e influenzi la vita non solo religiosa della comunità, ma anche la cultura, i comportamenti e le scelte.
Obiettivi del corso
- Riconoscere nella metodologia laboratoriale, una reale possibilità di apprendimento significativo
- Utilizzare le attività laboratoriali come elemento di valutazione formativa e autovalutazione
- Arricchire le conoscenze sulle potenzialità dei laboratori come luoghi di sane collaborazioni
Mappatura delle competenze
- Utilizzare consapevolmente la tecnica laboratoriale
- Sperimentare laboratori come luoghi di educazione all’altro
Destinatari: docenti scuola primaria
Tipologia di verifica finale: Role Playing e simulazioni
Modalità di erogazione: (lezione frontale, lavori a gruppi, laboratori, e-learning, webinar, mista)
SECONDARIA DI 1° E DI 2° GRADO
LA BELLEZZA DEL CRISTIANESIMO:
VERITA' E SPLENDORE DELLA CARNE
Prof. Silvano Petrosino, Prof. Luca Frigerio e Prof.ssa Nadia Righi
Descrizione del corso
Al centro della visione cristiana della realtà, vi è l’idea di incarnazione. Quest’ultima non è riducibile all’assunzione momentanea da parte di Dio di un corpo, essendo piuttosto la Sua pina condivisione dell’intera condizione umana. La “carne” non è semplicemente la realtà fisica del “corpo”, ma è anche l’universo simbolico che intorno a corpo l’uomo ha sempre sviluppato; in Cristo Dio non è comunque venuto a visitare momentaneamente gli uomini, ma a abitare definitivamente tra e con loro. La bellezza del Cristianesimo emerge e risplende in questo abitare all’interno del quale anche i minimi gesti della vita quotidiana si rivelano nella loro “dignità divina”. Partendo da una Teologia estetica del Cristianesimo, il corso presenterà lo sguardo dell’arte per riconoscere il valore della bellezza della “carne” che si concretizza attraverso la narrazione artistica.
Programma del corso
Il corso presenterà i tratti essenziali della Teologia estetica cristiana e l’evidenza della stessa nella narrazione artistica. In particolare si presenteranno le opere di Leonardo Da Vinci (il cenacolo) e una riflessione approfondita sulla postura di bellezza dinanzi al capolavoro.
Obiettivi del corso
- Riconoscere la forza narrativa dell’opera d’arte come veicolo di educazione alla bellezza
- Riconoscere la forza evocativa dell’opera d’arte del nostro desiderio di bellezza
- Educare la volontà ad una sempre maggiore e consapevole espressione e custodia della bellezza
Mappatura delle competenze
- Riconoscersi educatori del bello
- Attuare percorsi didattici e pedagogici per condurre all’esperienza della bellezza
- Imparare a leggere e “narrare” un’opera d’arte.
Destinatari: docenti scuola secondaria di primo e secondo grado
Tipologia di verifica finale: Role Playing e simulazioni
Modalità di erogazione: (lezione frontale, lavori a gruppi, laboratori, e-learning, webinar, mista)